Lorenza Zambon
Un’attrice “giardiniera”
Lorenza Zambon è una teatrante come lei si definisce, riunisce nella sua pratica i tanti mestieri che ci sono dentro il teatro: il lavoro dell’attrice, quello della drammaturga/scrittrice, quello di chi ricerca un nuovo modo di far teatro, quello di chi si inventa e cura festival e progetti.
Lorenza ha una storia lunga, sempre vissuta nel teatro di gruppo; prima, nell’età della formazione, con il Teatro Popolare di Ricerca a Padova, poi con la Casa degli Alfieri attraverso le sue varie evoluzioni. Innumerevoli gli spettacoli a cui ha partecipato e contribuito, fra cui ricorda con particolare amore alcuni gloriosi piccoli capolavori: Van Gogh con Antonio Catalano, Giuliano Amatucci, e Giancarlo Previati; Maudie e Jane con la grande Judith Malina madre del Living Theater; il particolarissimo Il valzer del caso per ventinove spettatori con Giovanni Todescato. Vai alla storia della Casa degli Alfieri.
È del 1999 la svolta radicale che ha dato origine al suo lavoro di oggi: la scoperta e l’invenzione di un fecondo territorio di scambio fra il teatro e il personale rapporto diretto di Lorenza con la natura vivente, con i luoghi e i mille esseri che li popolano, con le foreste e i paesaggi. C’è una tensione che si sviluppa di passo in passo, di spettacolo in spettacolo: il bisogno di superare il nostro sguardo solo umano; c’è una meraviglia che passo passo si dispiega, “… sono storie d’amore, principalmente, e di lotta”.
Rizomatico è il sentiero di Lorenza, si dirama dagli spettacoli ai libri, dagli eventi itineranti alle audioguide di paesaggio, dai festival alle azioni militanti.
Il servizio realizzato da RAI 3 sulla casa degli alfieri per la trasmissione Quante storie di Corrado Augias.