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cartolina con programma in PDF

casa degli alfieri / Castagnole Monferrato
la casa in collina
15-16 giugno 2018

teatro, natura, convivio

Programma sintetico

Sabato 15 settembre

10.00 Shinrin-yoku (Bagno di Foresta) / passeggiata lenta e sensoriale / Linda Frei
Lo Shinrin-yokuoppure "Immersione in foresta" è una pratica giapponese di benessere tramite una passeggiata corta, lenta, sensoriale e consapevole in foresta . Questa pratica ha ispirato molti nel mondo e in particolare Amos Clifford, fondatore dell'"Association of Nature and ForestTherapy" (www.natureandforesttherapy.org)
e ideatore di un metodo particolare par aiutare le persone a rallentare ed ad entrare in relazione attraverso i sensi con la "natura" oppure il "mondo-non-umano". La guida certificata ANFT ha come compito di aiutarvi a rallentare e a diventare più attenti a quello che vi circonda....non è un terapeuta ma vi apre le porte alla connessione con la natura che da quello che serve ad ognuno. Questo è il metodo che vi farò scoprire durante la nostra passeggiata.
Non è una camminata sportiva, ne un escursione turistica e lo scopo non è un educazione ambientale o botanica. L'approccio è sensoriale e non mentale. Le persone non sportive possono partecipare (in caso di condizione fisica particolare meglio avvisarmi prima). Ognuno è libero di fare o non gli inviti proposti, senza costrizione ne obiettivo di prestazione.
L'attività è ideale per gli adulti che hanno bisogno di fare una pausa tranquilla nel verde, in piccola compagnia e in sicurezza, senza impegni sportivi ne intellettuali.
> Numero massimo di partecipanti: 15.
> Età consigliata: dai 15 anni
> I cani non sono ammessi al meno di contattarmi prima per valutarne la possibilità.
> In caso di disabilità oppure problemi di salute particolari (per esempio allergie) siete pregati di avvisarmi al momento dell'iscrizione.

17.00 sala Julian Beck Soldato mulo va alla Guerra / Teatro degli Acerbi
con Massimo Barbero
testo e regia Patrizia Camatel
nel centenario dellaPrima Guerra Mondiale 2014/2018
Durante la Prima Guerra Mondiale accanto agli uomini ha combattuto un esercito di animali. Muli, asini, buoi, cani, cavalli, piccioni vennero utilizzati per le azioni belliche, per lo spostamento di reparti e materiali, per le comunicazioni e il sostentamento delle truppe. E le testimonianze degli uomini al fronte ci parlano anche di convivenze altrettanto strette, con gli animali, ma non altrettanto desiderabili: i topi che invadevano le trincee, pulci e pidocchi che infestavano le vesti e i giacigli…
La forzata coesistenza di animali di ogni genere con gli uomini avvicinò gli uni agli altri in una tragica fratellanza di fronte alla morte e alla sofferenza. Creature affratellate anche dalla condizione dell’inconsapevolezza: il soldato semplice, la giovane “carne da cannone” che ha perso la vita, e l’identità stessa, nelle trincee del Carso o sui monti contesi agli austriaci, è all’oscuro dei piani di conquista degli Stati, delle alleanze e delle strategie, proprio come un mulo sotto il basto,cui si chiede solo di obbedire; al soldato si chiede di resistere, di sopravvivere, nascondendosi e strisciando nel fango, profittando degli avanzi o della morte dei compagni, proprio come farebbe un ratto.
Giuseppe Zabert, classe 1897, figlio di mezzadri, parte da Valfenera – come altri dieci tra fratelli e cugini – per andare a servire la Patria al fronte. La cartolina di precetto lo raggiunge in seminario, ma nemmeno la vocazione al sacerdozio risparmia al giovane di obbedire alla chiamata alle armi: dovrà confrontarsi anche lui con la disciplina militare, con condizioni di vita estreme, con il costante pensiero di morire o di dover uccidere. Assegnato ad un reparto di artiglieria alpina, ha per compagna la mula Margherita, alter ego animale che stimola domande sull’obbedienza e sul coraggio, sulla capacità di sacrificio, sull’insensatezza delle guerre. Dov’è quel Dio, padre e onnipotente, che Giuseppe voleva servire per tutta la vita? Come continuare ad intravederlo in mezzo al continuo scempio di vite, al massacro delle creature, umane ed animali? E se l’uomo e l’umile mulo condividono la morte sui campi di battaglia, condivideranno pure la salvezza? Una riflessione che parte da un contesto storico preciso per approdare ad una prospettiva esistenziale e spirituale.

18.30 Il giardino segreto (nuovo!) / Lorenza Zambon e Gianpiero Malfatto

cena e chiacchiere

Catering Lo Zenzero - cooperativa sociale No problem
menù:
Tris di antipasti
o Peperoni in agrodolce
o Frittatine miste
o Insalata russa
Primo
o Lasagne vegetariane
dessert
o Bunet

21.00 sala Julian Beck Noi, robot. Cosa vuol dire Essere Umano?
CompagniaArditodesio – Jet Propulsion Theatre
Ispirato all’Uomo Bicentenario e altri lavori di Isaac Asimov
Di Andrea Brunello
Con Laura Anzani and/e Andrea Brunello
Regia Chiara Benedetti e Andrea Brunello
Supervisione sugli aspetti filosofici Enrico Piergiacomi
In collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento
Nell’Uomo Bicentenario il grande visionario Isaac Asimov descrive un robot umanoide che desidera diventare umano. Ma i suoi desideri non possono realizzarsi a causa della sua stessa natura, prima di tutto per via della sua mancanza di mortalità. Nonostante questo il robot mostra le caratteristiche di un buon essere umano: prova compassione, è creativo, ha desideri e può provare dolore… forse “esso” può diventare un “lui”?
Noi, Robot tocca il tema di cosa voglia dire essere umano e cosa sia l’amore nell’era delle Macchine Pensanti. Lo spettacolo indaga la possibile connessione fra il nostro cervello e quello delle macchine e prova che la relazione fra due “individui”, uno umano e l’altro macchina , non è affatto semplice e può portare a dei paradossi insormontabili.
Questa nuova produzione JPT esplora in maniera attenta e precisa il nostro organo più meraviglioso, il cervello, e allo stesso tempo vuole capire dove sta andando il campo dell’Intelligenza Artificiale, come si stanno evolvendo i nostri “cervelli” artificiali?
JPT è un Laboratorio Permanente della Compagnia Arditodesìo per la creazione teatrale collegata alla scienza, la gente della scienza e il racconto scientifico. Arditodesìo è una compagnia teatrale professionale italiana ben conosciuta. Il progetto è stato avviato nel 2012 da Andrea Brunello e Stefano Oss.
JPT si propone di raccontare la scienza attraverso il teatro e l’espressione artistica, di sviluppare un senso di curiosità e meraviglia, sete di conoscenza, e consentire una migliore comprensione del mondo scientifico, le persone che lo vivono, i risultati della scienza e in ultima analisi il nostro presente e futuro.

Domenica 16 settembre

10.00 Danziamo il mondo / laboratorio danze popolari / Aurora Cavazzin
(ballerina contemporanea e danzatrice per la comunità, appassionata da anni di danze popolari e tradizionali europee e del mondo)
Viaggio/laboratorio alla scoperta delle danze popolari e tradizionali del mondo.
Danze di cerchio, alla portata di tutti, per divertirci, per stare insieme, per scoprire il proprio corpo e quello degli altri.
Il laboratorio è adatto a tutti ed è a numero chiuso per cui si prega di prenotare

16.30 Castagnole Monferrato:
intitolazione Cortile dei camminatori di domande a Luciano Nattino

Dopo aver scoperto insieme la targa che verrà realizzata da Antonio Catalano, vi invitiamo a partecipare alla festa nel prato con ospiti, nella quale ognuno è invitato liberamente a ricordare Luciano.
Venire muniti di copertina , chitarra e quant’altro utili per un picnic nel prato.
Raccoglieremo e appenderemo pensieri.

18.30 Domesticazione di cervi e sogni
Uno spettacolo musicale e parascientifico di e con Gian
Luigi Carlone e Biagio Bagini.
Proseguono le narrazioni di Bagini e Carlone, che questa volta portano in scena, suonano e fanno cantare le teorie di alcuni tra i naturalisti più famosi della storia.
Uno spettacolo/concerto che utilizza la tecnologia e l’elettronica per dare voce ancora una volta alla natura (come già con gli ortaggi nel precedente "Conciorto").
La meraviglia e l’incanto gettano lo spettatore indietro, nei secoli della nascita della scienza e della tecnica. Come un pubblico del 700 francese o dell‘800 inglese ripercorriamo
alcune importanti tappe della ricerca sul rapporto tra uomo, evoluzione e natura.
Con esperimenti, piante sonanti, teorie bislacche e altre diavolerie elettroniche.

aperitivo, stuzzichi e chiacchiere

Catering Lo Zenzero - cooperativa sociale No problem
Piatto unico composto da:
o Torte salate
o Insalata ai tre cereali e verdure saltate
o Bruschetta al pomodoro e/o bagnetto verde
o formaggi

ideazione Lorenza Zambon
loc. Bertolina 1 – Castagnole Monferrato (AT)
ingresso € 5 - cena € 15 – aperitivo e stuzzichini € 10
info e prenotazione obbligatoria cena 339 2532921 entro il 13.09
Bagno di Foresta € 5 prenotazioni 3338199943
Danziamo il mondo € 15 prenotazioni 3334909129
fb @teatro.e.natura.lorenza.zambon / @casa.degli.alfieri
www.teatroenatura.net / www.casadeglialfieri.it


Tutti gli eventi della manifestazione verranno realizzati anche in caso di pioggia nella grande sala Julian Beck.

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